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Immagine del redattoreRedazione Federpomm

Elezioni Enasarco, Federpromm si schiera per il rinvio

In uno scenario  in cui tutti i cittadini responsabili  vivono una situazione drammatica a causa del fenomeno Covid-19, dove il livello di comportamento sociale e psicologico è compromesso da una situazione oggettiva che non trova ancora soluzioni idonee  a rimettere in gioco le attività tradizionali di regolazione della vita sociale e dei rapporti primari tra i vari individui; dove i vincoli  e le decisioni  assunte dal Governo  impongono rigide misure di salvaguardia della propria salute, alcuni “arrampicatori sociali” che ambiscono a scalare “la montagna sacra”  della Fondazione Enasarco, hanno – forse inconsapevolmente –  schierato le loro baionette e i loro civil servant per ambire alla gestione futura della stessa cassa di previdenza  senza che abbiano consapevolezza (o forse ne hanno abbastanza, sic!) della realtà e della effettiva rappresentanza della intera categoria degli agenti iscritti. Chiedere agli Organismi di governo l’attuazione dello svolgimento delle suddette elezioni per le date programmate  (17-30 aprile 2020) sarebbe nocivo oltre che controproducente per tutti coloro che non hanno possibilità di esprimere il loro voto regolarmente, ma anche darebbe la possibilità concreta agli esclusi di tale diritto  di poter attivarsi per veder tutelati i loro soggettivi interessi di agente e consulente finanziario.

Non voglio entrare nel merito della qeurelle  attualmente  messa in campo da alcune sigle facenti capo ad esponenti  presenti nel Cda di Enasarco di cui nutro per alcuni rispetto, competenza  e professionalità,  ma  di fronte all’assunzione di forte responsabilità assunta dai rappresentanti delle maggiori storiche  Organizzazioni  sindacali quali  FNAARC, FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTUCS, UGL-TERZIARIO e USARCI, che hanno ritenuto di deliberare recentemente nel Cda dell’Ente -coerentemente con la situazione generale che il paese sta vivendo in questa fase –  lo spostamento fisiologico della date per il regolare svolgimento delle elezioni degli organi statutari della stessa Fondazione credo sia un atto di responsabilità dovuto, necessario e rispettoso di tutta la categoria degli agenti elettori.


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